Funivia del Bondone: un progetto imposto, non voluto
- Rete dei Cittadini
- 23 mar
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Funivia del Bondone: una scelta politica, non dei cittadini
Dal 14 febbraio è in corso una raccolta firme per sostenere la realizzazione della funivia Trento-Bondone, proposta da una lista locale che appoggia il sindaco Ianeselli alle elezioni del 4 maggio. Un progetto da decine di milioni di euro, presentato come la grande svolta per la città. Ma i cittadini la pensano diversamente: dopo oltre un mese, la petizione a favore della funivia ha raccolto appena 478 firme.
Un dato impietoso che dovrebbe far riflettere. Se davvero la funivia fosse sentita come una priorità, le adesioni sarebbero molte di più. Il confronto con la nostra raccolta firme sulla mobilità è emblematico: in meno di un mese, la Rete dei Cittadini ha raccolto 1.086 firme e l’81,6% dei partecipanti ha bocciato l’opera. Numeri che parlano chiaro: i trentini non vogliono questo progetto.
Eppure, chi governa insiste nel portarlo avanti, ignorando le reali esigenze della città: trasporti pubblici inefficienti, viabilità congestionata, quartieri privi di servizi essenziali. Spendere cifre enormi per una funivia che interessa a pochi significa sottrarre risorse a problemi ben più urgenti.
Questo non è sviluppo, è sperpero di denaro pubblico. Una scelta politica mascherata da innovazione, che serve più a chi la propone che alla comunità. I cittadini lo hanno già detto chiaramente: ora tocca a chi amministra dimostrare di saperli ascoltare.
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